DAZN ANCORA UNA RIVOLTA SOCIAL CONTRO GLI AUMENTI DEGLI ABBONAMENTI E IL LIMITE ALLA CONDIVISIONE DEGLI ACCOUNT E ALLA VISIONE IN CONTEMPORANEA E DEI DISPOSITIVI REGISTRABILI

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altDAZN CAMBIA L'OFFERTA, PER LA DOPPIA VISIONE ABBONAMENTO PLUS
DAZN tv microphones prior the Serie A soccer match between AS Roma and Juventus FC at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 9 January 2022. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

venerdì 10 giugno 2022

Ci risiamo DAZN non finisce mai di fare stronzate e scusate se sono volgare, ma quando ci vuole ci vuole, hai danni degli abbonati come dicevo negli altri articoli su DAZN dove parlavo dello stop alla doppia utenza e al suo ripensamento allo stop sulla doppia utenza Perché dico questo perché DAZN si è inventata, non solo di aumentare i prezzi degli abbonamenti, ma anche di rimettere il limite, alla condivisione degli account e alla visione in contemporanea degli eventi sportivi, ma anche ai dispositivi che possono essere registrabili. Infatti dal 2 agosto chi sottoscriverà un abbonamento alla piattaforma dovrà pagare 29,99 euro al mese per un profilo standard avrà la fruizione da un solo dispositivo e 39,99 euro per un profilo ’plus’, ovvero quello che permette di fruire dell’abbonamento da due dispositivi contemporaneamente da luoghi e reti internet wifi differenti. Per utilizzare più dispositivi nell’offerta base lo si potrà fare ma solo dalla stessa rete domestica, dunque dalla stessa linea wi-fi. Per mantenere la possibilità di visione contemporanea su più schermi (il limite di dispositivi registrati sale da 2 a 6) servirà dunque pagare il doppio. Gli abbonati possono recedere dal contratto, senza costi, entro 60 giorni. Capite bene che tutto questo porta a un esborso enorme agli abbonati. Come ci si poteva aspettare è cominciata subito la rivolta social ecco alcuni Twitter d’esempio:

tanto più che è stato richiesto un intervento urgente all’antitrust dell’ UNC Unione Nazionale Consumatori che ha fatto un esposto all’antitrust. Dice Massimiliano Dona, il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. «In primo luogo perché nella comunicazione inviata agli utenti Dazn comunica le variazioni contrattuali, e gli aumenti già surreali, senza ricordare contestualmente all’abbonato il suo sacrosanto diritto di poter recedere, in violazione delle norme a tutela degli utenti», «È inaccettabile, poi, farsi gioco dei tifosi che seguono il calcio in televisione. Dazn è già stata graziata nella precedente stagione dal ritardo con il quale Agcom ha cambiato le regole sulla qualità delle trasmissioni, di fatto non pagandone il costo Ora attendiamo il pronunciamento urgente dell’Antitrust» conclude Dona. Il Codacons invita la Lega Serie a valutare la possibilità di annullare il contratto con Dazn. Ma alla Lega di Serie A non gliene frega assolutamente niente degli abbonati ed utenti della piattaforma bene forse gli fregherà qualcosa quando gli utenti ed abbonati diminuiranno della piattaforma ed allora la piattaforma chiederà una revisione del contratto al ribasso solo in quel momento forse gli fregherà qualcosa degli abbonati ed utenti. Ma imperterrita la Confindustria del pallone difende la scelta della piattaforma streaming: «L’offerta è in linea con altri grandi Ott in Europa, i due diversi piani di abbonamento presentati da Dazn consentono all’utente di scegliere la formula più adatta alle proprie esigenze», ha sottolineato l’ad, Luigi De Siervo.

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